NO AL LOTTO ZERO Comitato Oltrserchio e Colline Lucchesi

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Il giorno della presentazione…

… ho deciso di andare alla manifestazione a Lucca in bici perché pensavo che sarebbe stato difficile trovare un posto per parcheggiare la macchina.

Ingenuamente pensavo che la manifestazione contro la Lucca-Modena si svolgesse davanti al Teatro del Giglio, dove mi avevano detto che vi sarebbe stata la presentazione. Una volta giunto, ho visto che il luogo scelto per illustrare il mostro che noi stiamo combattendo era stato spostato. Questo poteva rendere conto del fatto che in piazza grande non ci fosse nessuno a manifestare contro l'autostrada.

Con mia sorpresa ho scoperto che anche in San Romano non c'era praticamente nessuno. Devo essere sincero (a costo di sembrare sciocco): inizialmente ho avuto un tuffo al cuore pensando che la manifestazione fosse andata deserta!

In piazza c'erano ben poche persone: due ragazzi con uno stendardo ciascuno, due persone che tenevano uno striscione con scritto "giù le mani dalla costituzione", altre due persone che davano volantini ed un uomo-sandwich il cui cartello diceva "piuttosto ci vado a piedi". Al momento una stima molto prudente degli agenti presenti in piazza si attestava intorno alle 30 unità!

Parlando con l'uomo-sandwich, il mio stato d'animo si è risollevato alla notizia che la manifestazione sarebbe partita da un'altra piazza. Sono andato in tutta fretta al luogo indicatomi, ma non ho trovato nessuno. Ho anche cercato nelle strade limitrofe e sono arrivato persino in via Fillungo, senza trovare nessuno. Questo è stato un bene, altrimenti non avrei potuto assistere a quanto vi sto per raccontare.

Tornato in San Romano, ho potuto constatare che il numero delle persone non era cambiato di molto; l'unica differenza era che adesso gli agenti erano schierati. Purtroppo non avevo la macchina fotografica, ma vi posso assicurare che vedere 20 agenti schierati di fronte a due "facinorosi" con uno stendardo ciascuno, strappa più di un sorriso

(forse anche un po' amaro pensando alla stupidità umana...). La ciliegina sulla torta è stata data dal fatto che ha iniziato a piovere! Dopo pochi minuti i numerosissimi manifestanti (che, tra l'altro, parlavano tra loro, con tono di voce normale) hanno deciso che avevanopreso abbastanza acqua e si sono rifugiati sotto il porticato. Questo gesto è piaciuto molto agli agenti, che ne hanno seguito l'esempio.

Di fronte ad un agente graduato (non so che grado avesse, non interessandomi la gerarchia) ho sollevato la bici per farle superare le catene che delimitano la parte più interna del porticato dicendo che altrimenti mi si sarebbe bagnata tutta. Per tutta risposta ho ricevuto uno sguardo un po' truce seguito da un non molto simpatico: "Basta che questa bici non ci crei problemi". La mia reazione è stata di un ingenuo sorriso spontaneo: "E che problemi potrebbe creare una bici?". Alcuni minuti dopo avrei avuto una palese risposta alla mia domanda.

Avevo deciso che sarei tornato a casa non appena la pioggia avesse dato una tregua. Al momento di incamminarmi, ho visto un portone con un bel po' di gente. Spinto dalla curiosità sono andato a vedere, ma, oltre a persone parecchio "incipriate", non ho visto nulla di interessante.

Stavo per prendere la via di casa quando davanti a me si sono fermate tre auto blu. Ho pensato che tanto valeva vedere chi sarebbe sceso. Non ricordo l'ordine esatto con cui si sono presentati, ma il presidente Pera, il sindaco Fazzi e il ministro Matteoli hanno percorso uno dopo l'altro il breve pezzo di piazza tra il posto in cui erano parcheggiate le auto e il portone con le persone “incipriate”.

In quel breve tratto hanno avuto luogo le interviste, rituale al quale ho avuto l'occasione di assistere per la prima volta in vita mia.

Essendo un po' di parte (lo ammetto tranquillamente), l'atteggiamento da "leccapiedi" di alcuni giornalisti, mi è parso degno del miglior Bruno Vespa di fronte a importanti personaggi politici dello schieramento da lui preferito. Non essendoci particolari impedimenti mi sono avvicinato in modo da poter sentire meglio le domande e le risposte. Fazzi e Pera hanno magnificato il ruolo che il lotto zero avrebbe su Lucca.

L'intervista a Matteoli a mio parere è stata più interessante. Il ministro per l'ambiente ha dapprima assicurato che l'impatto ambientale sarebbe stato accuratamente valutato (mi sono chiesto il significato di questa frase: una volta che è stato valutato... cosa succede?) In seguito una giornalista ha avuto l'ardire di fare la domanda scomoda: la provincia e la regione sono contrarie a questo progetto... La risposta, lapidaria: "Mi sorprenderebbe il contrario: essendo dell'opposizione sarebbero contro anche se proponessimo di portare gli

stipendi dei pensionati a 18000 euro al mese". Ognuno tragga le proprie conclusioni. A me è sembrato evidente che questa è una non-risposta che serve solo a sviare l'attenzione: perché non ha analizzato, magari criticandole, le proposte fatte dalla provincia e dalla regione? Forse perché non le conosce?

In quel momento, purtroppo, non ho avuto l'ispirazione, ma nei giorni seguenti mi sono domandato più volte cosa mi avrebbe risposto se gli avessi chiesto a gran voce (per passare sopra al brusio dei giornalisti) "Scusi, signor ministro, ma chi ci guadagna veramente con il lotto 0?"

Le domande sono continuate, e io mi sono reso improvvisamente conto di quanto paradossale fosse la situazione in cui mi trovavo: le forze dell'ordine stavano facendo buona guardia ai due manifestanti dall'altra parte della piazza, disinteressandosi completamente di me, persona non autorizzata, a distanza di pugno da un ministro. Per di più ero seduto su un oggetto che avrebbe sicuramente fatto più male di un cavalletto se usato (im)propriamente!

Non essendo incline alla violenza (e non avendo voglia di perdere anni in galera) ho riso di gusto alla scena che si era formata nella mia mente: io che alzo la bici e, mentre la rovescio di gusto su un ministro, pronuncio la mitica frase: "Usa questa per andare a Modena!"

(A onor del vero la mia offerta non sarebbe stata giusta: la bici è molto vecchia e non avrebbe probabilmente resistito ad un viaggio tanto lungo... specie dopo aver subito ulteriori danni per aver battuto contro la testa del signor Matteoli)

Più tardi mi è stato dato un invito per entrare. Ho provato ad affacciarmi, ma gli esponenti delle forze dell'ordine, ormai schierati per l'imminente uscita delle personalità, me lo hanno impedito dicendo (giustamente) che il biglietto mi era stato consegnato da qualcun altro. Comunque sia, chiedevo solo di affacciarmi per vedere l'interno... ma gli agenti sono stati irremovibili.

Capendo che non avevo più nulla da fare, ho deciso di tornare a casa. Ho chiesto se per favore mi potevano far attraversare la piazza, ma anche in questo caso sono stati irremovibili, dicendomi di fare il giro da fuori. Ho seguito il loro consiglio... e la cosa bella è che mi sono trovato alle spalle degli stessi agenti che non mi volevano far passare!

Vedendo che le auto blu erano schierate nuovamente, ho deciso ancora una volta di trattenermi. Questo è servito affinché potessi vivere altri due momenti degni di nota.

Procedendo in ordine inverso rispetto a quello cronologico, vorrei per prima cosa informarvi che alcuni agenti hanno fatto una faccia a dir poco schifata quando hanno saputo cosa volevano costruire quelli dentro San Romano. Inoltre hanno detto che loro appartenevano ad un gruppo di supporto che viene chiamato in causa solo in caso di gravi emergenze ed erano alquanto infastiditi per essere stati chiamati per una situazione che di problemi di sicurezza ne evidenziava veramente pochi.

L'altro momento degno di nota di cui vi vorrei informare, e con il quale concluderò questo mio resoconto su una giornata paradossale, si è verificato pochi minuti prima che le auto blu avessero l'onore di ospitare nuovamente i personaggi che avevano portato alcune ore prima.

Una persona, ai miei occhi un lacchè, si è avvicinata alle macchine schierate e vi ha messo dentro un bel cesto contenente generi alimentari molto probabilmente prodotti nelle nostre zone. Vorrei farvi notare la grave valenza simbolica di questo atto compiuto al termine di un giorno così particolare. Il messaggio è: "Noi possiamo venire qua e costruire sulla vostra pelle e con i vostri soldi una cosa che voi non volete e, inoltre, portarci via quanto di meglio il vostro territorio ha da offrire".

Vorrei con tutti voi far capire a questi signori che hanno fatto molto male i loro conti, perché la nostra opposizione al progetto sarà irremovibile e dilagherà ben oltre le loro aspettative, travolgendoli!