NO AL LOTTO ZERO Comitato Oltrserchio e Colline Lucchesi

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E'doveroso date atto a Regione e Provincia che sulla questione del "Lotto Zero", hanno avuto un comportamento e iniziative coerenti con quanto contenuto nei loro piani urbanistici.
Dal punto di vista del cittadino questa vicenda è stata sconcertante per il modo in cui è stata proposta e il metodo adottato: ambiguità, mancanza di trasparenza, furbate, scorrettezze istituzionali, continue forzature procedurali hanno accompagnato l'ipotesi progettuale del "Lotto Zero".
Questa vicenda ha fatto capire ai cittadini che la posta in gioco non era solo il Lotto Zero, ha fatto capire alla gente che si poneva un problema di democrazia, di partecipazione, di confronto. Il no al lotto zero è diventato un no alle imposizioni, ad un certo modo di governare il territorio, un no allo spreco delle risorse. Insomma si è formato una sorta di laboratorio di urbanistica partecipata, non solo, anche un laboratorio di coscienza civica, dove la gente ha capito che la posta in gioco, oltre al Lotto Zero, era anche e soprattutto, un modo di concepire e di usare il il territorio, le sue risorse. Un modo che non abbiamo condiviso, che molti hanno scoperto di non condividere e che abbiamo quindi combattuto con decisione.
Non riguardava noi la cosiddetta "sindrome di Nimby" come voleva far credere il signor Mallegni. I fatti semmai farebbero pensare che riguardava altri.
Montanelli, disse una cosa prima di andarsene, eravamo alla vigilia delle elezioni politiche del 2001. Montanelli disse che gli italiani erano indifesi di fronte ad un certo modo di fare di ben noti personaggi. Occorreva che si vaccinassero, solo così avrebbero conquistato l'immunità. Non so se gli italiani ce l'hanno fatta. Una cosa è certa: ora c'è bisogno di un governo che ristabilisca le regole e la legalità. Non ci sarà un'altra occasione per il nostro Paese: od ora o mai più.

Dobbiamo creare le condizioni affinché il lotto zero non risorga dalle sue ceneri come un'araba fenice.
Il progetto del Sistema tangenziale e del Lotto Zero è stato stoppato al CIPE dal dissenso della Regione. A questo punto o ci sono le condizioni per stralciare il Lotto Zero dalla procedura unitaria e blindata, proposta dal governo Berlusconi o si riparte spediti con una nuova procedura coerente con il parere deliberato dalla Giunta Regionale. In ogni caso il nuovo governo di Centro Sinistra, certamente, non dovrà attivare alcuna procedura di motivato dissenso, cosa annunciata dal Centro Destra se avesse vinto, giusto per imporre l'opera.
Una volta stralciato il "Lotto Zero", la procedura non può fare a meno di recuperare una VIP (Valutazione Integrata Piani Programmi) in coerenza con quanto disposto dalla L.R.1 e quindi garantire tra le altre cose la maggior partecipazione e condivisione possibile delle soluzioni proposte.
Promuovere una nuova intesa Prodi / Martini, in sostituzione di quella del 18.4.2003, che punti essenzialmente sulle opere concertate e condivise da Regione, Provincia ed Enti Locali, allocando le risorse necessarie.
Siamo convinti che il percorso giusto sia quello disegnato dai Piani Urbanistici vigenti.
Possiamo anche prendere spunto dalle soluzioni poste in essere da molte città europee che si sono poste l'obiettivo di dare risposte al congestionamento di traffico nelle loro aree urbane, qualcosa di interessante si sta muovendo anche in Toscana, vedi il Comune di Prato. Ciò può costituire anche ipotesi integrativa degli attuali Piani Urbanistici vigenti.
Quello che si propone è un cambio di paradigma che, assieme al trasferimento di merci e passeggeri dalla gomma alla rotaia previsto dagli attuali Piani, valuti pure la possibilità di realizzare, nell'area urbana di Lucca, una metropolitana di superficie.
Tale ipotesi aprirebbe scenari di notevole qualità urbana e di progettualità riguardo alle diverse tipologie di percorsi, pedonali, ciclabili, carrabili, una volta affrancati dalla promiscuità attualmente esistente.