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C'è bisogno di partecipazione, concertazione e programmazione strategica riguardo alla problematica infrastrutturale.
Le dichiarazioni di questi ultimi giorni di Fazzi e Dinelli, rispettivamente sul lotto zero e sulla Lucca Modena, dichiarazioni assimilabili ma non simili, smentiscono e cestinano clamorosamente la proposta politica con cui il Centro Destra si è presentato alle ultime tornate elettorali, dove è stato sonoramente battuto.
Tale proposta, imperniata sulla realizzazione del Lotto Zero e della Lucca Modena, considerata dal Centro Destra la panacea di tutti i mali dell'area lucchese, è stata rigettata dai cittadini e l'Oltreserchio ha dato un importante contributo, ancora da valorizzare,all'affermazione di un nuovo modo di far politica, basato sul confronto, la concertazione, la condivisione, al fine di risolvere le problematiche del territorio lucchese, spesso vecchie di decenni.
La tentazione è quella semplicemente di liquidare le dichiarazioni di Fazzi e Dinelli come strumentali, funzionali alle prossime elezioni comunali, un tentativo di riciclarsi e ripulirsi di tutte le scorie accumulate nella dissennata iniziativa che ha messo a repentaglio le loro prospettive politiche. Un tentativo forse anche di smarcarsi e affrancarsi da una pesante zavorra, dall'ispiratore principe di tale proposta politica rigettata, da un presidente sempre più lontano da Lucca e dai lucchesi, anche lui mancato profeta in patria.
Occorre anche verificare se effettivamente il centro destra si identifica nelle posizioni di Fazzi e Dinelli. Se così fosse occorre prendere atto dell'implicita autocritica e del cambiamento di strategia comprendente anche il recupero degli accordi sottoscritti da Stato Regione, disattesi dal Centro Destra nel momento in cui aveva responsabilità di governo, ciò ha comportato una grave perdita di tempo e di risorse a cui ora dobbiamo porre rimedio.
L'obiettivo, non più rinviabile, è sedersi tutti intorno ad un tavolo e arrivare a concordare le soluzioni, politiche e tecniche, per realizzare le infrastrutture possibili nel territorio lucchese. Soluzioni che non possono prescindere da una partecipazione popolare e dalla massima condivisione possibile.
Una volta arrivati a concordare i tracciati infrastrutturali è fondamentale evitare gli errori del passato che hanno consentito, alla scadenza quinquennale dei vincoli, di saturare tali tracciati con volumetrie edilizie che hanno reso impraticabile la loro riproposizione in tempi più favorevoli. Così siamo andati avanti per decenni ed ora lo spazio disponibile per eventuali tracciati è veramente poco e se sarà individuato, andrà tutelato con un programma di indemanializzazione delle aree interessate prima della scadenza dei vincoli e naturalmente procedere con il reperimento delle risorse e la cantierizzazione delle opere. Una cosa del genere è stata attivata a Roma da Veltroni e dal suo assessore all'urbanistica.
26.08.2006
Architetto Claudio Pardini
La Margherita Oltreserchio
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