NO AL LOTTO ZERO Comitato Oltrserchio e Colline Lucchesi

HOME CHI SIAMO STATUTO TRACCIATO EMAIL INFO ARCHIVIO
COORDINAMENTO DEI COMITATI TOSCANI
BELLA MI' LUCCA
CARTACANTA
OLTRESERCHIO, TERRA DI SPIRITUALITA'
REPORT
RISULTATI ELEZIONI
PROGETTO CITTA' E TERRITORIO
INIZIATIVE
CONTRIBUTI
COMUNICATI
RACCOLTA FIRME
RASSEGNA STAMPA
NEWSLETTER E FORUM
PER NON DIMENTICARE
ARCHIVIO FOTOGRAFICO
LINKS UTILI
ARTE E OLTRESERCHIO
CAVA BATANA O SASSINA
TERMOVALORIZZATORI
ELETTRODOTTO
INDICE
Pagina I
Pagina II
Pagina III
Pagina IV
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3
Pagina 4
Pagina 5
Pagina 6
Pagina 7
Pagina 8
Pagina 9
Pagina 10
Pagina 11
Pagina 12
Pagina 13
Pagina 14
Pagina 15
Pagina 16
Pagina 17
Pagina 18
Pagina 19
Pagina 20
Pagina 21
Pagina 22
Pagina 23
Pagina 24
Pagina 25
Pagina 26
Pagina 27
Pagina 28
Pagina 29
Pagina 30
Pagina 31
Pagina 32
Pagina 33
Pagina 34
Pagina 35
Pagina 36
Pagina 37
Pagina 38
Pagina 39
Pagina 40
Pagina 41
Pagina 42
Pagina 43
Pagina 44
Pagina 45
Pagina 46
Pagina 47
Pagina 48
Pagina 49
Pagina 50
Pagina 51
Pagina 52
Pagina 53
Pagina 54
Pagina 55
Pagina 56
Pagina 57
Pagina 58
Pagina 59
Pagina 60
Pagina 61
Pagina 62
Pagina 63
Pagina 64
Pagina 65
Pagina 66
Pagina 67
Pagina 68
Pagina 69
Pagina 70
Pagina 71
Pagina 72
Pagina 73
Pagina 74
Pagina 75
Pagina 76
Pagina 77
Pagina 78
Pagina 79
Pagina 80
Pagina 81
Pagina 82
Pagina 83
Pagina 84
Pagina 85
Pagina 86
Pagina 87
Pagina 88
Pagina 89
Pagina 90
Pagina 91
Pagina 92
Pagina 93
Pagina 94
Pagina 95
Pagina 96
Pagina 97
Pagina 98
Pagina 99
Pagina 100
Pagina 101
Pagina 102
Pagina 103
Pagina 104
Pagina 105
Pagina 106
Pagina 107
Pagina 108
Pagina 109
Pagina 110
Pagina 111
Pagina 112
Pagina 113
Pagina 114
Pagina 115
Pagina 116
Pagina 117
Pagina 118
Pagina 119
Pagina 120
Pagina 121
Pagina 122
Pagina 123
Pagina 124
Pagina 125
Pagina 126
Pagina 127
Pagina 128
Pagina 129
Pagina 130
Pagina 131
Pagina 132
Pagina 133
Pagina 134
Pagina 135
Pagina 136
Pagina 137
Pagina 138
Pagina 139
Pagina 140
Pagina 141
Pagina 142
Pagina 143
Pagina 144
Pagina 145
Pagina 146
Pagina 147
Pagina 148
Pagina 149
Pagina 150
Pagina 151
Pagina 152
Pagina 153
Pagina 154
Pagina 155
Pagina 156
Pagina 157
Pagina 158
Pagina 159
Pagina 160
Pagina 161
Pagina 162
Pagina 163
Pagina 164
Pagina 165
Pagina 166
Pagina 167
Pagina 168
Pagina 169
Pagina 170
Pagina 171
Pagina 172
Pagina 173
Pagina 174
Pagina 175
Pagina 176
Pagina 177
Pagina 178
Pagina 179
Pagina 180
Pagina 181
      A Venezia P.zza S.Marco, a Pisa P.zza dei Miracoli con la Torre pendente, a Siena la P.zza del Campo, a Roma il Colosseo, a Lucca le….Mura, una sorta di ombelico che racchiude Lucca una città che i lucchesi, specie quelli sparsi nel mondo, concepiscono come l’ombelico del mondo.

      P.zza S.Marco, P.zza dei Miracoli, P.zza del Campo, il Colosseo, le Mura di Lucca, oltre a costituire dei “pezzi di città” in cui la gente ha vissuto e vive intensamente, sono opere d’arte e come tali rappresentano “situazioni esistenziali” .144
      Le persone in passato vi si sono riconosciute e continuano oggi a riconoscervisi, ciò non accade per tutto quello che ci circonda, accade solo per alcune “cose” che hanno proprietà particolari, speciali.145 Queste proprietà hanno a che fare con il concetto di “raduno”; tutte le opere d’arte posseggono il potere di attrarre gente, di “radunare” e di conseguenza di trasmettere significati e di conservarli. Tutte le opere d’arte sono dei simboli che aiutano l’uomo a raggiungere la “presa esistenziale”, permettendogli di condurre un’esistenza simbiotica con l’ambiente.

      Le Mura sono un’opera d’arte gigantesca, non solo per i criteri tecnico costruttivi, ma anche per la quantità e qualità della forza lavoro, per l’energia che racchiudono, per il tempo occorso per la realizzazione, per la loro estensione e il loro spessore.

      I caratteri distintivi delle Mura sono tutti eccezionali: eccezionale il criterio costruttivo, veramente all’avanguardia per quei tempi, eccezionale e molteplice il contributo degli uomini che vi hanno lavorato, eccezionale il tempo di realizzazione: circa un secolo146, eccezionale la dimensione. Questi caratteri distintivi hanno consentito in passato al lucchese di “orientarsi” e di “identificarsi”, in una parola di “mettere radici” nella propria città, nel proprio ambiente.

      Il lucchese riconosce le Mura come simbolo della Città per la “presa esistenziale” che gli ha concesso costantemente nel corso della storia, a partire dalle prime fortificazioni romane che hanno individuato uno spazio difendibile e vivibile, sino alle ultime, le rinascimentali. Questa “presa esistenziale” è stata propria del


144 Christian Norberg Schulz, Genius Loci, Electa editrice, Milano 1981 pag.5.
145 C.Cattaneo, La città considerata come principio ideale delle istorie italiane, in .,” La città come principio”, a cura di M.Brusatin, Marsilio, Venezia 1985.: “ In Italia il recinto murato fu in antico la sede comune delle famiglie che possedevano il più vicino territorio. La città formò con il suo territorio un corpo inseparabile. Per immemorial tradizione, il popolo delle campagne, benché oggi pervenuto a larga parte della possidenza, prende tuttora il nome della sua città, sino al confine d’altro popolo che prende nome d’altra città.(…..) questa adesione del contado alla città, ove dimorano i più autorevoli, i più opulenti, i più industri, costituisce una persona politica, uno stato elementare, permanente e indissolubile. Esso può venir dominato da estranee attuazioni, compresso dalla forza di altro simile stato, aggregato ora ad una ora ad altra signoria, denudato d’ogni facoltà legislativa o amministrativa. Ma quando quell’attrazione o compressione per qualsiasi vicenda vien meno, la nativa elasticità risorge, e il tessuto municipale ripiglia l’antica vitalità. Talora il territorio rigenera la città distrutta. La permanenza del municipio è un altro fondamentale e quasi comune a tutte le istorie italiane”.
146 L’opera è cominciata nel 1544 e si è conclusa nel 1650.